Rosa Balistreri

foulard

descrizione

“La voce di Rosa, il suo canto strozzato, drammatico, angosciato, pareva uscisse dalla terrazza della Sicilia.”

Ignazio Buttita

Per raccontarvi un po’ del soggetto di questo foulard lascio parlare la stessa Rosa Balistreri, che così si presentò in una intervista nel 1973 in seguito alla mancata partecipazione al Festival di Sanremo, dove la sua canzone dal titolo “Terra che non senti” fu esclusa all’ultimo minuto.

“Ho imparato a leggere a trentadue anni. Dall’età di sedici anni vivo da sola. Ho fatto molti mestieri faticosi per dare da mangiare a mia figlia. Conosco il mondo e le sue ingiustizie meglio di qualunque laureato. E sono certa che prima o poi anche i poveri, gli indifesi, gli onesti avranno un po’ di pace terrena.

Li ho messi tutti nel sacco. Le mie storie di miseria provocheranno guai a molti pezzi grossi il giorno in cui l’opinione pubblica sarà più sensibile ad argomenti come la fame, la disoccupazione, le donne madri, l’emigrazione, il razzismo dei ceti borghesi… Finora ho cantato nelle piazze, nei teatri, nelle università, ma sempre per poche migliaia di persone. Adesso ho deciso di gridare le mie proteste, le mie accuse, il dolore della mia terra, dei poveri che la abitano, di quelli che l’abbandonano, dei compagni operai, dei braccianti, dei disoccupati, delle donne siciliane che vivono come bestie. Era questo il mio scopo quando ho accettato di cantare a Sanremo. Anche se nessuno mi ha visto in televisione, tutti gli italiani che leggono i giornali sanno chi sono, cosa sono stata, tutti conoscono le mie idee, alcuni compreranno i miei dischi, altri verranno ai miei concerti e sono sicura che rifletteranno su ciò che canto.”

dettagli

Foulard in voile di poliestere.

Da indossare come fascia svolazzante, in testa, al collo oppure al polso o in vita.

Misure: 70 x 70 cm.

Lavare a basse temperature, stirare al rovescio e senza vapore.

IMPORTANTE: ogni singolo prodotto è realizzato a mano artigianalmente e può differire lievemente da quello in foto, anche se vengono utilizzati gli stessi materiali.
Eventuali piccole imperfezioni sono da considerarsi garanzia di artigianalità.

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