Frida Kahlo

Sopracciglia foltissime, labbra contornate da baffi, numerose menomazioni fisiche… eppure una delle donne più affascinanti del panorama artistico del XX secolo.

Frida Kahlo (Coyoacán, 1907 – 1954), è stata una delle pittrice più importanti del Novecento, nonché un’attivista del Partito Comunista Messicano. Una donna coraggiosa dallo spirito indipendente, passionale e avverso ad ogni convenzione sociale; sempre pronta a sfidare le difficoltà trasformando la sofferenza (fisica e sentimentale) in capolavori di grande impatto emotivo. 

La sua vita è stata segnata da un grave incidente stradale, i cui postumi ne condizionarono tutta l’esistenza (subì 32 operazioni chirurgiche, diversi aborti e l’amputazione della gamba destra nel 1953), e dall’incontro col pittore Diego Rivera, che sposò nel 1929 (un amore travagliato, celebrato da Brunori sas nella splendida “Diego e io”); ebbe poi numerosi amanti di ambo i sessi, tra cui il rivoluzionario Lev Trockij, il poeta André Breton e la fotografa Tina Modotti, sua grande amica.

Nel volto iconico di Frida, così come raffigurato nei suoi numerosi autoritratti, rivedo il simbolo di una bellezza non convenzionale, in contrasto con la visione stereotipata e maschilista della donna, che si afferma nella schietta rivendicazione della propria identità e unicità.